1893, Gaston Vuillier - "Le isole Dimenticate: Le Baleari, la Corsica e la Sardegna" - Il Ballo a Belvì
Foto di Evaristo Mauri - ante 1891 |
"Nel pomeriggio di questa stessa domenica avreste potuto assistere ai balli a Belvì, come è consuetudine.
Io ho avuto possibilità di ascoltare quattro cantori che intonavano, al centro della piazza del paese, secondo lo schema ritmico sardo, la più sorprendente musica che si possa gustare.
Quando uno ha sentito questo canto, non se lo dimentica mai più. Non è più il suono della voce umana, ma un piacevole ronzio musicale che si ingrossa, diminuisce per aumentare ancora.
A volte una sola nota domina, sonora e chiara, poi quella bassa prende a sua volta il sopravvento. A tratti le voci prorompono all'unisono e poi un solista, attraverso un'armonia cupa, diffonde frasi di melopea (lenta e composta melodia di contrappunto).
Questo singolare ritmo, molto strano, che è difficile da spiegare, potrebbe paragonarsi a cantilene arabe alle quali il il rimbombare grave di qualche canto liturgico servisse da accompagnamento.
Alle note di questa musica singolare, gettate al vento della sera da questi cantori di montagna, che stanno in piedi, quasi allacciati, i giovanotti e le ragazze si sono fatti avanti ed hanno formato un cerchio intorno ad essi. Poi le ragazze si nono prese per mano ed hanno formato un gruppo contrapposto; i giovanotti hanno fatto altrettanto ed i due gruppi si sono uniti da un lato e, dolcemente, questa specie di cerchio ha girato, avanzando e retrocedendo, regolando i ritmi secondo la melodia del coro.
E' questo il ritmo sardo con il ballo di "Su duru duru". La musica è bella e seria, così come serio è il ballo che è piuttosto un ondeggiamento. La ricchezza dei costumi, il carattere o la fierezza dei volti, gli ultimi raggi d'una bella serata d'autunno, i colori da vetrata dei grandi boschi, le vallate immerse in una nebbia azzurrina, le strade tortuose, le case dagli antichi tavolati, tutto contribuiva a dare questo spettacolo un carattere di kermesse medievale".
Tratto da:
Gaston Vuillier "Le Isles oublièes: Les Baleares, La Corse et la Sardaigne, impressions de voyage", Paris, Hachette, 1893 (versione originale in francese dal viaggo del 1891).
Gaston Vuillier, "Le Isole dimenticate, La Sardegna", collana "I viaggiatori - 2", 2008, Zonza editori, Cagliari (Versione tradotta in italiano).
Esempio di Canto a Tenore a "Boche 'e Ballu": Su Duru Duru
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