1913 - Francesco Liperi Tolu: I Balli ad Osilo

"L'osilese è noto per la sua eleganza e resistenza nel ballo. L'uomo al ballo è vivido, svelto, agile; la donna leggera, compassata, e dalle movenze eleganti, e si solleva sulla terra, e vi sospende tremebonda, tutta d'un pezzo, la persona, serenamente. 
Il ballo d'ordinario s'inizia da un piccolo gruppo di uomini o di donne, a seconda dei gusti, in seguito all'invito reciproco. a giunghimus? (ci uniamo?), ovvero in seguito all'improvviso comando di qualcuno, comando dato per lo più in modo e tono burlesco: Ajò! A giughides? 
Se prendono le mosse gli uomini, le donne stanno in attesa per essere invitate; infatti, poco dopo, con bel garbo, ad uno ad uno i giovani chiedono alla preferita: A benis a ballare? (vieni al ballo?). 

Cartolina dei primi del 1900


Il rifiuto sarebbe un'offesa grave, per cui è un caso rarissimo il caso di una ricusa. Se poi l'inizio del ballo vien fatto dalle donne, allora ad uno ad uno i giovani vanno a prendere colla destra la sinistra della ballerina, senza precedente invito, ma domandano il permesso. 

Il ballo continua per un pezzo così aggruppato, indi si converte in quel genere detto: sa Dansa, che è un ballo tra due: ognuno balla di fronte alla donna, tenendola per ambo le mani. 
Qui cominciano le danze di resistenza, vi sono delle coppie che durano per due ore, grondanti di sudore e di polvere di cui è pregno l'ambiente, finchè spossato il cavaliere va a far sedere la dama fra le compagne col rituale: Isposa! al quale saluto-augurio l'altra risponde con un sentito: Grazia! che quasi sempre nasce dal cuore".


Gruppo folk Tuffudesu - Ballu Tundu




Gruppo folk "A manu ternta" - Aggesa



Aggesa ballata in piazza 



















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